"I due senatori sanno che i
territori in questione sono stati perimetrati nel 1995 da uno
studio pagato dalla Regione Abruzzo a vari consulenti, tra cui
diversi cattedratici dell'Università di L'Aquila? Sanno che la
stessa regione, in maniera sconsiderata, provò a rivedere i
confini nel 2000 pagando altri studi che però confermarono la
bontà della perimetrazione anche per evitare grossi guai con la
Commissione Europea?". E' quanto si legge nel comunicato stampa
promosso dagli ambientalisti della Stazione Ornitologica
Abruzzese e Salviamo l'Orso dopo l'annuncio di Liris e
Sigismondi.
"Nonostante la presenza di alcuni detrattori ambientali che in
un Parco dovrebbero essere rinaturalizzati e i danni di piloni e
piste esistenti le aree in questione sono comunque colonizzate
da decine di specie animali e di habitat protetti a livello
comunitario. Insomma, cemento e ruspe non sono riusciti ad
eliminare completamente i valori naturalistici del sito.
Servirebbe quindi lavorare per migliorare la situazione
ambientale, non peggiorarla.
La Regione Abruzzo si presenterà a Bruxelles aprendo un fronte
per ridurre le tutele? Vorrà dire che dovremo portare alla
Commissione i faldoni dei Piani di Gestione dei Siti finanziati
con milioni di euro di fondi europei in ben due PSR e tenuti nel
cassetto dalla Regione ormai da quasi dieci anni e mai
approvati. Ne approfitteremo per riferire alla Commissione
Europea a che punto si trova la Regione Abruzzo sulla
perimetrazione della nuova Zona di Protezione Speciale dei monti
Frentani, procedimento oggetto da anni di specifiche richieste
da parte della Commissione. Che dire poi dello stato delle
procedure delle Valutazioni di Incidenza Ambientale dove ci sono
plurime e palesi violazioni della normativa comunitaria?",
chiude la nota.
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