(ANSA) - PESCARA, 20 NOV - Il 2022 sarà ricordato, pur
mancando ancora oltre un mese alla fine dell'anno, come un
'annus horribilis' per le morti in montagna registrate in
Abruzzo: nove le persone decedute quest'anno, di cui sette a
causa di incidenti. Si tratta di un numero che raddoppia la
media dei decessi in montagna registrati negli ultimi dieci
anni, e supera di una unità il 2019, quando fu registrato il
peggior numero di decessi.
La prima morte registrata quest'anno risale al 2 aprile
scorso ed è quella dell'alpino Danilo Lesti, 34 anni, originario
del Teramano - esperto di montagna e ufficiale in servizio a
Vipiteno - morto durante le sue vacanze in Abruzzo a causa di
una caduta nel corso di una arrampicata sul Monte Piselli.
Il 28 aprile muore un escursionista esperto di 60 anni, Marco
Trozzi, di Pescocostanzo (L'Aquila), precipitato per alcuni
metri nei pressi di Rava Giumenta Bianca, sulla Maiella, mentre
scende con gli sci.
Il 26 giugno muore un fotografo romano, Gianluca Gasbarri, 31
anni, durante una scalata sul Gran Sasso: il giovane, con la
passione dell'alpinismo, cerca di raggiungere il Corno Piccolo,
a 2.655 metri, quando perde la presa sulla corda e precipita per
50 metri.
Drammatico l'incidente del 10 luglio: Marco Ferretti, 36
anni, di Montesilvano (Pescara), nel tentativo di soccorrere il
suo cane, precipita nel vuoto sul versante chietino della
Maiella, in località Cime Murelle di Pretoro; muoiono entrambi.
Il 18 agosto è un malore a causare la morte di Antonio Di
Rocco, un 62enne di Sulmona (L'Aquila), mentre partecipa ad
un'escursione sul monte Amaro.
Tre decessi si registrano a settembre: il 18 una donna di
Ostia, Antonella Di Falco, di 66 anni, muore per un malore
mentre passeggia nelle vicinanze del lago della Montagna
Spaccata ad Alfedena a quota 1.450 metri; il 25 due alpinisti
esperti, Marco Paccosi, 43 anni, di Sansepolcro (Arezzo), e di
Luca Iani, 56 anni, di Roma, muoiono nel corso di una
arrampicata sul Gran Sasso, cadendo a causa del rapido
cambiamento delle condizioni meteo nell'area, con raffiche di
vento e pioggia.
L'ultima morte è quella della scorsa notte: Roberto Testa, 34
anni, ingegnere di Colleferro (Roma), sulla Maiella, resta
ferito dopo essere scivolato lungo la via del ritorno dal
Bivacco Fusco a quota 2.455 metri; soccorso, nonostante le
condizioni meteo proibitive, per un principio di ipotermia,
muore all'ospedale di Chieti. (ANSA).