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Giorno memoria, a Chieti scuola ricorda Oberdorfer

Giorno memoria, a Chieti scuola ricorda Oberdorfer

Cerimonia davanti pietra d'inciampo istituto Galiani-de Sterlich

CHIETI, 27 gennaio 2022, 13:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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È stato ricordato davanti alla pietra d'inciampo che porta il suo nome, all'ingresso dell'istituto superiore "Galiani-de Sterlich" di Chieti dal 2016, il professor Aldo Oberdorfer, che in quella scuola fu docente e che l'11 giugno 1940 fu arrestato a Milano e internato nel campo di concentramento di Lanciano dove morì il 14 settembre 1941. Oderdofer è stato ricordato questa mattina dalla dirigente Sara Solipaca, con tre studenti che hanno letto alcune riflessioni, nell'ambito di un progetto sulla Giornata della Memoria, cerimonia cui hanno preso parte il prefetto Armando Forgione, il sindaco Diego Ferrara, il presidente della sezione Anpi di Chieti Gianluca Antonucci, presente il procuratore capo della Repubblica di Pescara Giuseppe Bellelli la cui moglie è una docente dell'istituto. "Io ho immaginato l'ultimo giorno del professore al Galiani, l'ho immaginato chiudere il registro che all'epoca era cartaceo, guardare negli occhi i suoi studenti e percorrere il corridoio e la scalinata della scuola sapendo che qui non sarebbe più tornato - ha detto Solipaca - La storia del professore purtroppo è comune a tanti altri. Ci dice bene Liliana Segre che coltivare la memoria è un atto di responsabilità, è un coltivare la nostra coscienza, è fondamentale ricordare perché purtroppo, come ha temuto Primo Levi, queste cose sono accadute e possono riaccadere. L'eredità che dobbiamo dare ai giovani è il culto della memoria, ricordare".
    Il sindaco Ferrara ha donato alla scuola una targa che reca la scritta "contro ogni forma di razzismo, persecuzione e discriminazione, a ricordo di tutti coloro che persero la vita nei campi di concentramento nazisti". In mattinata il prefetto Forgione ha consegnato la Medaglia d'Onore, che viene conferita dal capo dello Stato, alla memoria di Roberto D'Incecco, cittadinio di Tollo, aviere dell'aeronautica militare, deportato in Germania dal 9 settembre 1943 al 6 ottobre 1945, medaglia ritirata dalla figlia Amalia alla presenza del sindaco di Tollo, Angelo Radica.
   

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