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Export: studio Cna, male Abruzzo, pesa crollo automotive

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Export: studio Cna, male Abruzzo, pesa crollo automotive

Crollo dell'11,7% nel 3/o trimestre, preoccupa trend negativo

PESCARA, 21 dicembre 2021, 17:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il pessimo andamento registrato dal settore dell'automotive nel terzo trimestre del 2021 condiziona pesantemente, in negativo, la bilancia delle esportazioni abruzzesi tra gennaio e settembre di quest'anno. Lo rileva uno studio realizzato per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, secondo cui tra luglio e settembre l'export abruzzese ha subito "un crollo dell'11,7%, in netta controtendenza con la crescita nazionale del 13,2%: un dato che piazza l'Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale".
    In questo modo, rileva l'associazione, la regione "si è in parte rimangiata quanto di buono seminato soprattutto nel primo dei due trimestri precedenti, che invece avevano prospettato una situazione con il vento in poppa per il primo e di sostanziale "tenuta" per il secondo: con un incremento rispettivamente del 12,6% e del 4,7%".
    A pesare nella flessione registrata nel terzo trimestre dell'anno è stato soprattutto il risultato di quello che da sempre rappresenta il forziere delle esportazioni abruzzesi, ovvero l'automotive. Sono ben 338 i milioni di euro di flessione registrati nel settore: un dato negativo, nonostante gli altri comparti messi insieme siano stati capaci di produrre un incremento di 92 milioni di euro.
    A fronte dei risultati positivi del Teramano (+58 milioni) e del Pescarese (+11), pesa il crollo dell'area chietina, con ben 306 milioni di euro di flessione, mentre L'Aquila segna una decrescita di 10 milioni. Tra i numeri positivi, quanto agli altri comparti, vanno segnalati soprattutto la chimica (+22), gli articoli in gomma ed apparecchi elettronici (+16 ciascuno), i prodotti in metallo (+15), gli alimentari (+10).
    "A preoccuparci è il trend evidenziato dai dati - commenta il presidente della Cna Abruzzo, Savino Saraceni - soprattutto perché non è facile ipotizzare il futuro del comparto dell'automotive. Certo, mantenere in Abruzzo la presenza di un colosso come la Sevel è ovviamente decisivo per l'economia del territorio, anche in ragione del suo grandissimo indotto".
   
   

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