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Sevel non manda componenti, Trigano Van in crisi

fiom, a rischio 40 addetti stabilimento paglieta

Sevel non manda componenti, Trigano Van in crisi

In azienda leader produzione camper 40 dipendenti a rischio

PAGLIETA, 16 dicembre 2021, 11:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha importanti richieste di mercato, ma non può soddisfarle perché dallo stabilimento Sevel di Atessa (Chieti) non arrivano gli chassis per allestire camper e quindi 40 dipendenti resteranno senza lavoro. E' la situazione in cui si trova la Trigano Van di Paglieta (Chieti), azienda leader in Europa nel settore della produzione di camper e van, che assembla i furgoni Ducato. Del problema si è parlato nella sede di Confindustria di Chieti-Pescara, a Mozzagrogna (Chieti), con la Fiom di Chieti e la Rsu Fiom e il vertice della Trigano Van di Paglieta. "Nelle ultime settimane - dice Andrea De Lutis, responsabile Fiom - la Sevel non ha rinnovato centinaia di contratti di somministrazione e di fatto si è riorganizzata in base ai numeri che riesce a produrre in questo momento. Le conseguenze dirette ricadono sia sui fornitori sia sui clienti come Trigano, ma si ripercuotono anche sui lavoratori che subiscono la cassa integrazione o peggio ancora perdono il posto. Con la crescita esponenziale degli ultimi tempi, e con la contrattazione Fiom, Trigano ha assunto circa 300 persone. Ora la stessa Trigano ha comunicato che è costretta a non rinnovare una parte dei contratti in scadenza al 31 dicembre 2021. I numeri non sono ancora certi Trigano sta studiando un diverso bilanciamento di una delle linee e anche su nostra richiesta sta cercando di limitare al massimo il taglio di lavoratori - precisa De Lutis - Parliamo di un numero di persone coinvolte che va da un minimo di 34 a un massimo di 40. I criteri che si terranno in considerazione sono anzianità, carichi familiari e competenze. Come Fiom abbiamo chiesto di garantire, ai lavoratori che in questo momento perderanno il lavoro, il diritto di precedenza al rientro in azienda appena Sevel riuscirà a fornire il numero di chassis necessario a far girare le linee a pieno regime e di valutare anche la possibilità del reimpiego di parte di queste persone nel nuovo reparto falegnameria".
   

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