Questa mattina le rappresentanze
sindacali dei lavoratori della Riello di Villanova di Cepagatti
hanno incontrato presso la sede di Confindustria la proprietà
dell'azienda che ha annunciato la chiusura dello stabilimento e
la delocalizzazione della produzione di caldaie industriali.
Sono 71 i lavoratori che rischiano di perdere il posto di
lavoro. Al termine dell'incontro Alessandra Tersigni,segretario
Fiom Cgil, ha spiegato che "non ci sono purtroppo novità
sostanziali. Abbiamo replicato il tavolo regionale con l'azienda
che ha ribadito la sua volontà e noi d'altro canto riconfermato
la nostra contrarietà all'azione della Riello a cui abbiamo
chiesto il ritiro della procedura di licenziamento. Ancora oggi
c'è stato un muro contro muro con l'azienda che ci ha invitato a
valutare anche altre strade ma noi non vediamo altre strade
perché se c'è una procedura che è già arrivata a metà e
conosciamo bene quali sono le possibilità. Noi ribadiamo la
richiesta del ritiro dei licenziamenti e non firmeremo mai per
la chiusura delle aziende che anzi devono restare aperte nel
nostro territorio e quindi aspettiamo l'incontro al Mise
sperando che arrivi il più presto possibile. Avremo anche un
incontro nei prossimi giorni con il ministro del Lavoro, c'è la
lettera inviata dal presidente della Regione Marsilio al
Governo, ma a parte questi segnali non abbiamo ancora le
risposte che aspettiamo. Domani faremo una manifestazione in
Piazza della Rinascita perché questa vertenza è di Pescara e
chiediamo alla politica di avere delle risposte concrete".
Riccardo Nunziato Uilm Chieti-Pescara ha sottolineato che
"aspettiamo il Mise e da lì inizieranno le vere trattative con
l'azienda che sul tavolo del Ministero dovrà dire cosa vorrà
fare. È stato un fulmine a ciel sereno quanto accaduto con la
comunicazione della decisione dell'azienda di delocalizzare
considerando che la produzione andava a gonfie vele".
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