Il Comune di Pineto (Teramo)
intende resistere in giudizio contro l'impugnativa degli avvisi
di accertamento per il pagamento di Imu e Tasi, annualità
2016-2019, dalle piattaforme petrolifere di Eni Spa e di Edison
Spa (Eneargen Italy) presenti nel tratto di mare Adriatico
antistante la cittadina. L'ente è stato il primo a procedere in
tal senso e a vincere un contenzioso con l'Eni già nel 2016. Ora
dinanzi alla Commissione Tributaria provinciale di Teramo si
costituirà al fine di procedere alla tutela dei propri diritti e
interessi; il legale incaricato è Ferdinando D'Amario.
Dopo la vittoria nel contenzioso con l'Eni del 2016, si legge
in una nota del Comune abruzzese, "le società petrolifere
continuano a denegare l'obbligo di pagamento di Imu e Tasi,
nonostante la Cassazione ne abbia stabilito con più sentenze del
2016 l'imponibilità, eliminando tutte le problematiche del
diritto soggettivo e oggettivo. Le società petrolifere però
vogliono escludere dalla base imponibile i macchinari, senza i
quali le piattaforme avrebbero scarsissimo valore. Questo mal
interpretando la legge di stabilità n. 208/2015, che prevede una
nuova disciplina per la determinazione della rendita catastale
degli immobili censiti nei gruppi catastali D ed E, quindi anche
i cosiddetti 'imbullonati', macchinari e impianti ancorati al
suolo o incorporati nella costruzione, ma che possono essere
smontati, trasferiti da un sito all'altro, oppure ceduti per
esser sostituiti".
A questa nuova disciplina si aggiunge il decreto legge
124/19, articolo 38, spiega ancora il Comune, "con cui è stata
istituita, nel 2020, l'IMPi (imposta sulle piattaforme)
confermando di fatto l'imponibilità delle piattaforme: il
10,6x1000, di cui il 7,6x1000 allo Stato e il 3x1000 al Comune.
Quindi non sono solo i Comuni i soggetti attivi, ma anche lo
Stato. Le società petrolifere ciononostante non hanno ritenuto
di dover pagare Imu e Tasi. L'accertamento è stato notificato a
fine dicembre 2020. Le società petrolifere hanno già fatto
ricorso alla Commissione tributaria, quindi il Comune ha deciso
di resistere in giudizio dando incarico al proprio legale".
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