In una cerimonia più
sobria e breve del solito, "nel rispetto delle norme per
contenere la pandemia da Covid-19", sono stati inaugurati in
Piazza San Pietro il presepe monumentale in ceramica, dono della
località abruzzese di Castelli e della diocesi di Atri-Teramo, e
il maestoso albero di Natale, un abete rosso o peccio (Picea
abies), alto 30 metri e del peso di sette tonnellate,
proveniente dal comune di Kocevje, nella Slovenia sudorientale.
Sono stati il cardinale Giuseppe Bertello e il vescovo
Fernando Vérgez Alzaga, rispettivamente presidente e segretario
generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,
a inaugurare il presepe e l'albero, alla presenza delle
Delegazioni ufficiali dei luoghi di origine. In particolare, per
il Presepe monumentale - formato da statue di ceramica a
grandezza maggiore del naturale - hanno partecipato, tra gli
altri, il vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi, il
commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma,
Giovanni Legnini, il presidente della Regione Abruzzo, Marco
Marsilio, e il presidente della provincia di Teramo, Diego Di
Bonaventura. Per l'albero di Natale sono intervenuti, tra gli
altri, l'arcivescovo monsignor Alojzij Cvikl, vice presidente
della Conferenza episcopale slovena, il ministro per gli Affari
esteri Anze Logar e il ministro dell'Agricoltura, delle foreste
e dell'alimentazione Joze Podgorsek.
Stamane le delegazioni di Castelli e di Kocevje sono state
ricevute in udienza da papa Francesco. Il Presepe e l'albero in
Piazza San Pietro rimarranno esposti fino al 10 gennaio 2021.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA