(di Cinzia Conti)
(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Vacanze sì, ma usando le mascherine
(e non tendendole sul gomito o sotto il mento) e rispettando il
distanziamento. Questa è la regola, ma purtroppo si è molto
allentata l'attenzione verso le norme base per prevenire la
diffusione del coronavirus. Eppure nella vacanza d'agosto di
quest'anno - come testimonia l'ultima ricerca di Jfc
sull'argomento che l'ANSA pubblica in anteprima - la scelta è
fortemente condizionata da un fattore primario, che è quello di
un soggiorno in una località che deve apparire rassicurante dal
punto di vista sanitario.
"I turisti - spiega Massimo Feruzzi, amministratore Unico di
Jfc - hanno praticamente dimezzato il livello di rispetto delle
misure preventive e tali attenzioni diminuiranno ancora di più
nelle due settimane centrali di agosto. Tuttavia per i turisti
Italiani è ancora alto il valore che attribuiscono alla
"rassicurazione sanitaria" che offrono le strutture ricettive,
pari a 6,76/10, mentre più basso l'interesse nel trovare tali
misure nella località di vacanza (3,98/10). Se poi si parla di
day user, cioè di coloro che si spostano facendo poi ritorno a
casa nella stessa giornata, il tema della sicurezza sanitaria è
purtroppo praticamente inesistente".
E tra mare e montagna? "La maggior parte dei nostri
connazionali - dice Feruzzi - considera le destinazioni montane
e appenniniche più "sicure" rispetto a quelle balneari: il
59,6%; tra le aree montane, la regione considerata con maggiore
sicurezza sanitaria è il Trentino Alto Adige, seguito dalla
Valle d'Aosta e dall'Abruzzo, mentre tra le destinazioni
interpretate dagli italiani come con più sicurezza sanitaria
vince Bolzano (1.891 punti), seguita da Cortina d'Ampezzo (1.666
punti) e Livigno ( 876 punti)".
Quasi allo stesso livello anche l'Abetone con 865 punti.
Seguono Aosta (764 punti), Sestriere (669 punti), Trento (643
punti), Asiago (611 punti), Roccaraso (602 punti), Courmayeur
(567 punti), Madonna di Campiglio (544 punti) e Vipiteno (521
punti). Sotto quota 500 punti Canazei, Corno alle Scale,
Corvara, Dimaro, Merano, Sappada e Ponte di Legno.
Per quanto riguarda invece l'area regionale balneare che
viene percepita dagli italiani come quella in grado di garantire
il più alto livello di sicurezza sanitaria, emerge la Sardegna
con un punteggio pari a 1.560 punti, seguita dall'Emilia Romagna
con 1.432 punti e dal Veneto con 1.406 punti, mentre al quarto
posto si colloca il Friuli Venezia Giulia con 1.387 punti.
Quanto alle destinazioni balneari, secondo Jfc, al primo posto
Rimini con un punteggio pari a 1.109 punti, seguita da Riccione
con 892 punti e da Bibione con 589 punti. Seguono Capri con 576
punti, Jesolo con 534 punti, Cervia-Milano Marittima con 511
punti, Cesenatico (497 punti) e Lignano Sabbiadoro (465 punti).
Emerge un dato rilevante: fatta eccezione per Capri, tutte le
altre località che occupano le prime otto posizioni sono
localizzate nel nord Adriatico. A seguire sotto i 300 punti
Forte dei Marmi, Maratea, Porto Santo Stefano, Cattolica e,
ancora, Grado, Viareggio, Sanremo, Senigallia e Villasimius.
Chiudono Alba Adriatica, Alghero e Caorle. (ANSA).