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Fase 2:Pd Abruzzo, Lega e Fdi negano confronto parti sociali

Fase 2

Fase 2:Pd Abruzzo, Lega e Fdi negano confronto parti sociali

Contestato metodo apparizione misure economiche anti-covid

L'AQUILA, 23 maggio 2020, 18:29

Redazione ANSA

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"Con un durissimo comunicato stampa, un vasto schieramento di forze economiche, sociali e sindacali annuncia lo stato di mobilitazione, accusando il Governo regionale di essere ostinatamente chiuso al confronto": così Michele Fina e Daniele Marinelli, rispettivamente segretario e responsabile economia e lavoro del Partito Democratico abruzzese, sulle modalità, contestate da associazioni di categoria e sindacati, con cui la maggioranza regionale di centrodestra ha approvato, ieri sera in Consiglio regionale, le misure anti-covid per complessivi 70 milioni di euro. "Dopo il provvedimento varato ieri dall'Emiciclo - nei confronti del quale il Partito Democratico si è astenuto per senso di responsabilità, contribuendo a migliorarne i contenuti pur mantenendo un giudizio complessivamente molto critico - la quasi totalità delle sigle sindacali, dell'impresa, del commercio, dell'agricoltura e dei servizi torna ad attaccare pesantemente la Regione - continuano in una nota Fina e Marinelli -. È l'ennesima mancata occasione di confronto, dimostrazione di un atteggiamento pregiudiziale che ha ormai causato la sostanziale rottura delle relazioni tra Governo regionale e parti sociali, nonostante queste ultime abbiano offerto in più di un'occasione leale collaborazione. La maggioranza di Marsilio, probabilmente stanca di arrivare ultima - come è accaduto sulla cassa integrazione in deroga e sull'utilizzo dei fondi europei - questa volta fa segnare un primato indiscusso. L'Abruzzo è la prima Regione in Italia, dall'inizio del lockdown, in cui le forze economiche e sociali, compattamente, sono costrette a proclamare uno stato di agitazione, dopo aver incassato pugni nello stomaco fin dalle prime battute della crisi. Il copione confezionato a Roma da Lega e Fratelli d'Italia non prevede evidentemente alcun ruolo per coloro che rappresentano migliaia di lavoratori, imprese e associazioni che stanno vivendo con ansia e preoccupazione questa fase difficilissima - concludono.
   

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