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Bussi: Geradis, pretendere bonifica efficace da Edison

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Bussi: Geradis, pretendere bonifica efficace da Edison

Avvocato Stato: usare fondi pubblici per rilancio industriale

PESCARA, 18 maggio 2020, 19:45

Redazione ANSA

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"Credo che la cosa migliore sia evitare querele e contenziosi, e cercare di raggiungere l'obiettivo comune attraverso il confronto, magari pretendendo che Edison intervenga bene e in fretta, ma anche con la garanzia che quei 48 milioni della contabilità speciale, ereditati dal ministero dell'Ambiente per la bonifica, restino sul territorio e siano ad esempio utilizzati per il rilancio industriale della Val Pescara una volta fatta la bonifica". Così l'avvocato dello Stato Cristina Gerardis, ex dg della Regione Abruzzo, in merito al conflitto apertosi tra il sindaco e il ministero dell'Ambiente sulla bonifica delle aree 2A e 2B del sito inquinato di Bussi sul Tirino (Pescara)."La sentenza del Consiglio Stato stabilisce, in ultima istanza, che il provvedimento con il quale la Provincia di Pescara ha individuato Edison come responsabile dell'inquinamento è legittimo - osserva Gerardis -. Il problema giuridico è innanzitutto che secondo il ministero ciò solleva l'amministrazione statale dal dovere intervenire con proprie risorse, poiché spetta ad Edison intervenire su quelle aree, e poi che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ritiene che il progetto non sia sufficientemente dettagliato".Un problema, quest'ultimo, che a giudizio del sindaco Lagatta potrebbe essere superato con una serie di integrazioni. "Al riguardo il ministero ha chiesto un parere all'avvocatura dello Stato - fa sapere Gerardis - e la risposta è stata che, in queste condizioni, il ministero può procedere ad annullare la gara".Geardis dice di comprendere "che il sindaco sia esasperato, anche perché l'Arta in quelle aree ha rilevato la presenza di inquinanti nell'aria, e che abbia dei timori circa il fatto che il ministero possa consentire all'azienda di compiere un intervento al risparmio", ma invita tutti a non fossilizzarsi sulle rispettive posizioni e ad individuare una "soluzione condivisa".
   

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